martedì 2 dicembre 2014
Napoletani, Salvini e la coerenza
La coerenza non è più un valore.
Sembra che a parlare di coerenza si faccia la figura dei sorpassati o, peggio, degli ottusi integralisti e moralisti...Certo questa sorta di disimpegno/ distacco dal concetto e dalla sua pratica trova una comune conferma nel detto che " solo gli stupidi non cambiano mai idea" e valide ascendenze in nobili pensatori del peso di Walt Whitman: "Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini...", o di quello, chiaro definitivo e tombale di Oscar Wilde:"La coerenza è degli sciocchi"...E del resto lo stesso apprendimento, la crescita intellettuale non è altro che un continuo cambiamento di prospettiva interpretativa, di elasticità mentale, di "apertura" verso nuovi approfondimenti, di superamento di precedenti certezze...
Ma...
Ma questo tipo di cambiamento è in genere uno sviluppo, un'evoluzione di un modo di sentire che resta ancorato a un sentire profondo ben radicato ( e dunque è una crescita comunque intimamente "coerente"), e (ma) è ammissibile anche quando invece avviene in maniera rivoluzionaria e totalizzante: per rivelazione, per conversione di fede...San Paolo sulla via di Damasco...uno stravolgimento sempre dolorosissimo, traumatico di tutto il proprio modo di sentire...
Che dire allora di conversioni "a metà"?
Salvini scende al Sud attermando che sui meridionali si era sbagliato, di aver cambiato idea sul Mezzogiorno...Ora se questa è un'evoluzione, un arricchimento coerente al suo pensiero di fondo vuol dire che adesso giudica i meridionali dei fratelli, cioè "razzisti" come e quanto lui ( e non lo aveva capito bene prima), o, se è uno "strappo", vuol dire che lui non è più razzista, si è emendato e finalmente purificato.
Salvini non è più razzista?
Intanto gli extracomunitari , i clandestini restano sempre e per definizione "brutti sporchi e cattivi" ( i meridionali non più).
Intanto scende al sud per appoggiare dei legaioli locali - una sorta di quinta colonna provinciale e subalterna -razzisti ( questi sì) quanto lui..
Intanto risuona ancora fresca l'eco di quel miserabile ritornello su "napoletani e cani" che non varrebbe la pena riprendere se non per rimarcare l'altrettanto miserabile giustificazione: "Ma si dàì, si scherzava"...
Ecco, la lega ha sempre sparato cazzate ( politicamente serie e incisive però) con la scusa - sempre colpevolmente accettata da chi non doveva - della goliardata.
L'Italia è un paese di goliardi e goliardate...e anche queste ultime scuse lo sono.
Restando, in realtà, l'ultima, ulteriore cazzata.
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