Agostino

«Nutre la mente soltanto ciò che la rallegra», scrive Agostino nel XIII libro delle Confessioni, indicando che è ciò che dà gioia che muove la nostra attenzione, il nostro cuore, la nostra mente.
E quale luogo meglio della scuola è chiamato a ciò?
Una scuola dove ogni insegnante dovrebbe mettere una cura particolare nello sviluppo dell’immaginazione, dell’affettività e della creatività di ciascuno studente, arricchendo così l’apprendimento e impedendo che esso sia relegato ad aspetti meramente intellettuali.
Una scuola che non dovrebbe vedere da una parte gli insegnanti e dall’altra gli alunni e, fuori, i genitori, ma una vera comunità educante che partecipa positivamente alla formazione dei giovani. Chi meglio di un docente, che ha scelto di fare l’insegnante, ama farlo e (sembra incredibile!) si diverte a farlo, può condurci con arguzia e sensibilità in questo mondo offrendoci un percorso particolare, accattivante e stimolante grazie a un sottile umorismo?...
…«Una scuola dovrebbe essere il luogo più bello di ogni città e di ogni villaggio, così bello che la punizione, per i ragazzi indisciplinati sarebbe di essere privati della scuola l’indomani», recita Oscar Wilde. …

Paola Müller, prefazione a “Schoolacciate” di Vincenzo Sibillo.

Ecco, da insegnante ho sempre pensato, predicato e praticato che nella vita ci riesce solo ciò che ci appassiona. Credevo fosse una mia visione originale…ignorando completamente il pensiero di Agostino.
Scherzi da Santi.